All you can eat formula vincente

all you can eat

La cucina Giapponese solo per pochi eletti

Alla fine degli anni ’80, la cucina giapponese in generale, era considerata d’elite, quindi solo poche e facoltose persone potevano sborsare cifre esorbitanti per potersi cibare di queste prelibatezze. Fortuntatamente, oggi è diventato alla portata di tutti come fosse una pizza o un semplice fast food, grazie alla formula All you can Eat. Questo ne ha reso disponibile la fruizione da parte di tutti. Ma com’è stato possibile?

Un’idea geniale che ha rotto le regole della ristorazione per sempre.

maki salmone
Innanzitutto precisiamo che i ristoranti All you can eat non sono stati inventati in Cina, ma a Las Vegas, dove a mezzanotte si poteva mangiare nei buffet a volontà. In Italia è stata l’intuizione di alcuni imprenditori cinesi a stravolgere la ristorazione e far diventare il sushi una pietanza di successo alla portata di tutti. Ma come è stato possibile mantenendo una qualità standard?

Basta fare due calcoli statistici. Immaginiamo che una persona normale riesce a mangiare 100 grammi di cibo al quale dare un costo di 10 euro. Se la coppia va mangiare al ristorante è verosimile che lui mangerà 120 e lei 70, la media è 95, il ristorante guadagna 0.50. Se facciamo un conto simile su una famiglia di 4 persone, lui, lei e due bambini, il guadagno aumenta. 120+70+40+30=260÷4=65.

Spiegato il sistema All you can eat è chiaro che applicato correttamente  offre buona qualità ad un prezzo conveniente con chef competenti e son molta esperienza, utilizzado ingredienti di buona qualità garantento un’ecellente prodotto finito, ma questo si capisce subito, basta vedere quanto è frequentato il ristorante. A questo mondo nessuno regala niente, se un ristorante è pieno vuol dire che sta facendo bene la propria attività.

Emergenza Coronavirus Italia

intervista san marino rtv

Emergenza, allarmismo, paura e pregiudizi in italia

Nella trasmissione Khorakhanè (San Marino RTV) si parla di Coronavirus. Proprio oggi è tornato a riunirsi il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie della Repubblica di San Marino. La paura di essere contagiati ha alzato barriere di ogni sorta e messo un veto sulla cucina cinese. “E’ terribile il senso di solitudine” dicono Paolo Wong, ristoratore da trent’anni a San Marino e XuXuan Hu, gestore de “la Grande Cina” di Rimini. In studio con loro: Ivonne Zoffoli, Direttore Dipartimento Ospedaliero; Gabriele Rinaldi, Direttore dell’Authority Sanitaria; Valentina Chiaruzzi, interprete lingua cinese membro istituto Confucio

Coronavirus. Scuole chiuse in Emilia romagna e altre regioni